L’edificio subì comunque trasformazioni successive: in particolare nel XVI secolo, come appare dalle forme architettoniche, dal protiro, dall’aspetto stesso della pala dell’altare.
Elegante anche il campanile.
Fra i documenti più antichi sulla chiesa, che fu forse sede d’una confraternita religiosa, basti ricordare un catalogo del 1410. ed una bolla pontificia del 1546 accordante il permesso di erigervi una seconda chiesa, ultimata nel ’50. il portale d’ingresso sormontato da una cimasa reca la data del 1703.
La tela del Santuario rappresenta l’apparizione leggendaria ad un muto della Vergine recante delle spighe tra le mani: era un 19 maggio ed era tempo di carestia.
Il titolo “della Spiga” può essere legato semplicemente all’uso di radunarsi nel santuario per implorare la protezione delle messi, in maggio e nella seconda domenica di Pentecoste, quando si benediceva la campagna con reliquie dei santi Lucio ed Urbano.
La devozione popolare attorno a questo santuario è comprovata dai tanti ex-voto e legati offerti nei secoli.